L’ULTRASUONO IN FISIOTERAPIA
L’ultrasuono è un apparecchio che, grazie ad un sensore, posto sulla testina di contatto, converte l'energia elettrica in vibrazioni meccaniche (onde sonore) per essere trasmessi dopo agli strati interni e piu profondi della pelle. Nella terapia fisica si utilizza l’ ultrasuono terapeutico rispetto al ultrasuono diagnostico che usano i medici. La differenza è che: mentre l’ultrasuono medico-diagnostico emette onde sonore con un angolo di incidenza maggiore che circoscrive tutto cio che trova davanti a se (contribuendo cosi alla diagnosi), in fisioterapia quello terapeutico emette onde ad un angolo d’impatto sonoro piu chiuso che penetra attraverso i tessuti molli- -tendini -ossa, etc offrendo cosi i suoi effetti terapeutici. Per il corretto funzionamento degli ultrasuoni non deve esistere nessun strato d'aria tra la testina di contatto e la pelle ed è per questo che usiamo un gel speciale (gel) per ottenere una trasmissione migliore e più efficiente delle onde sonore nel tessuto. L'elettricità raggiungendo così la testa dell' ecografo è convertita in vibrazioni meccaniche-vibrazioni che soto forma di onde sonore passano nel tessuto da curare e forniscono cosi , piuttosto ,il loro effetto meccanico e biologico e non termico. L’ultrasuono in fisioterapia ha contribuito enormemente a risolvere molte patologie neurologiche, ma soprattutto quelle ortopediche come: lesioni legamentose-tendinee-follicolite-edema-ematoma-dolori muscolari, spasmi muscolari-osteofiti (sali), problemi della colonna vertebrale, ecc. A seconda del problema se è superficiale o profondo si usa la testina di 1MHz o 3MHz e se è in fase acuta o cronica possiamo usare emissione intermittente o continua.
• L’ ULTRASUONO TERAPIA
Questa tecnica, sperimentata giá negli anni a cavallo tra il 1928 ed 1938 e definita piú compiutamente negli anni successivi la seconda guerra mondiale (ad esempio nel congresso di Erlangen del 1949), utilizza una vibrazione meccanica a frequenza ultrasonica (ovvero superiore ai 20 KHz, in pratica 1 MHz é la frequenza universalmente utilizzata ) per sfruttarne gli effetti biologici a scopo terapeutico. Gli ultrasuoni sono attualmente utilizzati, come é ben noto, anche in altri campi medici (dalla pulizia dentale alla diagnostica ecografica o alla litotrisia). In campo terapeutico vengono sfruttati principalmente l’effetto meccanico di vibrazione molecolare (diretta consequenza della oscillazione applicata) ed il consequente effetto termico, che peró se eccessivo, va limitato con opportuni accorgimenti (limitazione della intensita di potenza applicata, applicazion pulsata). Sebbene il termine “ultrasuono” comunemente utilizzato possa far pensare ad onde di natura acustica, ovvero propagantesi in aria, in realta la testa di applicazione utilizzata ( che contiene il trasduttore da energia elettrica ad energia meccanica) é progettato ed ottimizzato per un accoppiamento ottimale in abiente liquido (acqua, gel e ovviamente anche il corpo umano che, come é noto, é combosto di acqua per il 70%). Un effetto degli ultrasuoni che in abito terapeutico va evitato é infine la cavitazione, che puó verificarsi solo in presenza di gas, disciolti nei liquidi, ma non si verifica comunque nei tessuti corporei con I dosaggi comumnemente utilizzati . I principali effetti terapeutici degli ultrasuoni sono : quello analgesico (dovuto sia al calore che all’azione di micromassaggio provocato dalle vibrazione sulle terminazioni nervose sensitive), il rilasciamento delle contratture muscolari, iperemia, accelerazione della funzione del metabolismo, aumento dell’ elasticita del tessuto connetivo ,accelerazione del proccesso di guarigione. La frequenza di emissione della vibrazione ultrasonica è fissa ed ha il valore nominale di 1 MHz L’ intensitá di potenza applicabile puó essere regolata dal valore di 0,1 a 3,0 W/cmq. La modalitá di emissione puó essere continua o pulsata alle frequenze di 02,05,10,20,50 e 99Hz.